Perché i pizzaioli italiani sono ricercati all’estero
La pizza made in Italy è ineguagliabile. Cosa la rende speciale e perché i nostri pizzaioli sono così ricercati all’estero.
Ogni giorno vengono sfornate circa 5 milioni di pizze made in Italy solo sul territorio nazionale – senza contare, quindi, quelle che vengono prodotte dai nostri pizzaioli all’estero.
La pizza, oltre a essere la parola italiana più conosciuta all’estero, è un vero e proprio vanto del food di casa nostra e, per giunta, candidata patrimonio dell’Unesco. Ma cosa la rende così speciale rispetto a quelle americane, per esempio? E cosa rende, quindi, i nostri pizzaioli così ricercati all’estero?
Diventa pizzaiolo: frequenta uno dei corsi professionali di Assoapi!
Qualche curiosità sulla pizza made in Italy
La storia della pizza ha radici molto più antiche di quello che si può immaginare.
A Torre del Greco, i saraceni importarono le prime pizze di farro: sostituito con il grano dalla gente del posto, le prime pizze rosse fecero la loro apparizione nel ‘700, dopo che i pomodori furono importati in Europa dall’America.
La pizza più antica del mondo? La marinara – pomodoro, aglio, origano, olio extravergine – che deve il suo nome al fatto che i pescatori mangiavano questo piatto una volta rientrati in porto, dal mare.
La prima pizzeria mai aperta è l’Antica Pizzeria Port’Alba, nata nel 1738, e che dal 1830 si munì di tavoli e sedie per permettere a tutti di godere delle proprie portate, comodamente. Tra i clienti abituali? Re Ferdinando di Borbone, Francesco Crispi, Benedetto Croce e Gabriele D’Annunzio.
Se vi state chiedendo a quando risale, invece, la prima margherita…beh, facile. Era il 1830 quando il pizzaiolo Raffaele Esposito, son sua moglie Maria Giovanna Brandi preparò una pizza in onore della regina Margherita che, di passaggio a Napoli, chiese espressamente di poterne mangiare una. Il pizzaiolo ne preparò tre varianti di cui una con i tre colori della bandiera italiana con mozzarella, pomodoro e basilico. Fu la preferita dalla regina.
La perfezione di una pizza made in Italy? È cucinata in un forno a legna e mai stesa con il mattarello. Mai più spessa di un terzo di centimetro al centro e preparata solo con i migliori ingredienti italiani.
La pizza made in Italy all’estero
La pizza realizzata seguendo gli standard qualitativi e le ricette italiane è fortemente richiesta all’estero: per questo motivo i pizzaioli italiani non riscontrano grandi difficoltà nel trovare impiego soprattutto in paesi ad alto consumo di questo alimento tipo Danimarca, Belgio, Norvegia, Svizzera, Olanda, Regno Unito, Irlanda e Spagna.
Il requisito indispensabile per svolgere questa professione all’estero è avere una conoscenza dell’inglese assimilabile almeno ad un livello B1, aver maturato un’esperienza specifica nel settore della produzione artigianale della pizza e il possesso di una formazione professionale nel settore della ristorazione.
È fondamentale possedere conoscenze teoriche sulle tecniche di impasto e sulle tipologie di materie prime da utilizzare: proprio per questo motivo è importante affidarsi a scuole professionali che sappiano fornirvi le basi del mestiere. Frequentare un corso professionale vi sarà d’aiuto anche nello studiare le nuove tendenze, per riuscire a soddisfare clienti sempre più sofisticati e attenti alla qualità dei prodotti, alla preparazione dell’impasto e al tipo di cottura.
Assoapi ti aiuta!
Vuoi lavorare nel settore Food & Beverage ma non hai idea di dove formarti in maniera adeguata? Speri di trovare un corso di formazione professionale che ti dia accesso diretto al mondo del lavoro? Scopri la nostra offerta formativa.