Lavorare in pasticceria: un mestiere faticoso ma bellissimo
Il mondo della pasticceria è sicuramente affascinante e se ti piace un minimo impastare, sperimentare, cucinare, fare dolci è perfino soddisfacente. Se, però, desideri lavorare in una pasticceria è bene che tu sappia a cosa vai incontro. Lavorare in un ambiente come una cucina, una pasticceria, un luogo che richiede regime, regole e igiene, è faticoso. Bellissimo, ma faticoso. Innanzitutto una distinzione molto importante: puoi lavorare in una pasticceria di tua proprietà o esserne semplicemente dipendente (e il primo caso è molto più faticoso del secondo).
Se la pasticceria non è di tua proprietà, ma sei solo dipendente, puoi attenerti agli orari stabiliti dal tuo contratto, lavorare – faticosamente, intendiamoci – ma hai la possibilità di staccare la spina e tornare a casa. Se, invece, la pasticceria è la tua sei consapevole che è della tua vita che si parla e che non puoi scindere in alcun modo le due sfere: vita privata e lavorativa, per uno chef o un pasticcere (o pastry chef, come si dice oggi), sono spesso intersecate ed è durissima far quadrare il cerchio.
Un pasticcere può lavorare anche 12 ore al giorno, se non di più, e se è a capo della filiera produttiva deve supervisionare tutto, ogni singolo passaggio, e accertarsi che tutti fili come deve. Tanto lavoro, quindi, e poco tempo libero. Ma chi decide di intraprendere questo percorso lo sa bene: se vuoi lavorare in una pasticceria, sei pronto anche a fare sacrifici e per i primi tempi a rinunciare perfino a una buona paga e orari gestibili.
Si lavora, si suda, si fatica… a volte forse si piange perfino. Lo stress è tanto, la tensione altissima, ma se ti piace questo mondo, ah quante sono le soddisfazioni che può darti. Non scoraggiarti, quindi, prosegui per la tua strada: se vuoi lavorare in una pasticceria, tieni a mente che c’è tanto lavoro da fare.